Nicolás Gómez Dávila, in un libro di cui non ricordo il titolo, postulava che “la bruttezza di un oggetto è la condizione preliminare del suo moltiplicarsi su scala industriale.” Rapportando l’assunto alla ristorazione meneghina non si può che essere d’accordo con l’autore e Da Giannino l’angolo d’Abruzzo, da tre generazioni si inserisce in una nutrita schiera di locali brutti, ma tutto sommato simpatici, che popolano ogni strada di Milano, attraenti per la loro implicita qualità di locale “casereccio” che mette a proprio agio.
Certo, la debacle estetica è totale, ma la cucina si difende. Sala piccola, affollata, rumorosa e sganasciante di vino e cosce d’agnello: ci si lascia incastrare in tavoli dalla vicinanza promiscua, ma la maggior parte dei clienti sono stranieri, per cui poco male. Menù assolutamente abruzzese, personale di sala cingalese, cuochi di nazionalità ignota: questa è la Milano alla vigilia dell’EXPO ed è inutile farsi domande.
Meglio concentrarsi sulle olive all’ascolana (buone) e sulle polpettine d’agnello fritte (ahimé, sbruciacchiate, peccato!), sorseggiando a fauci larghe del Montepulciano ben strutturato. Immancabili poi gli spaghetti alla chitarra, cottura perfetta, con (non generoso ma ottimo) sugo d’agnello. Per finire eccellente agnello (ancora? ebbene si) al forno con patate: il lato migliore della cena, anche le patate, stranamente non secche come reliquie abbandonate in un cantone, ma ottime.
Caffé e pioggia di appiccicosi amari abruzzesi: 35 euro a testa. Scegliendo il vino della casa avremmo certamente risparmiato circa 5 euro a commensale, ma il rischio sembrava eccessivo, visti il cattivo presagio lanciato dai graspi d’uva morenti dipinti un po’ qua e un po’ là, tra una carta della regione e uno scaffale di artigianato naif.
Sconsigliatissimo agli amanti della forma e a tutti quelli che “mi piace la carne, ma solo il pollo e ben cotto”, consigliato a chi è in cerca di una cucina tutto sommato difficile da trovare a Milano e a prezzi (purtroppo essendo a Milano) onesti. Consigliata la prenotazione. Nota bene: i prezzi sul menù del sito web non sono del tutto aggiornati.
Da Giannino – L’angolo d’Abruzzo
Chiusura: mai
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