Colpevolizzati dalla bilancia, piagati da intolleranze che i nostri nonni non avevano nemmeno sentito nominare, paralizzati dal terrore della “pesantezza”, i nostri gusti culinari sono, negli ultimi decenni, vigorosamente virati verso sensazioni palatali modaiole e anoressizzanti. Cucina con influssi thai, fusion, sushi… Roba che se confessi in certi ambienti di avere una passione per i lessi e gli stracotti ti guardano come avessi confessato una latente zoofilia…
Fatto sta che se tra di voi ci sono ancora persone “sane” che amano talvolta fare delle scorpacciate vere e senza pentimenti, bene, sappiate che esistono ancora ristoranti che uniscono porzioni gargantuesche a buona qualità e prezzi veramente interessanti. Anche in una grande città come Milano.
A poche centinaia di metri dai locali beverini e dal plastificato finger food del Naviglio Grande, troviamo L’Isola Fiorita, da poco trasferitasi in questa nuova sede ma che mantiene una filosofia di molta sostanza senza troppi riguardi per la forma fine a se stessa.
Il locale è molto semplice, potremmo anche azzardare bruttino, ma se si viene qui con il giusto spirito non si resterà certo delusi.
Il menù è vario (ma non lo abbiamo testato): il vero punto di forza del locale è lo gnocco fritto con salumi e formaggi: quella che normalmente sarebbe una porzione per 3 persone qui ti viene servita con un sorrisetto di cortese sfida e “prendete qualcosa di primo poi?”.
Impossibile: dopo 8, 10 pezzi di gnocco fritto (nell’olio e non nello strutto, anche per rispetto ai vegetariani che possono richiederlo accompagnato da soli formaggi e verdure grigliate) imbottiti con prosciutto crudo (niente male), salame (non era certo il felino doc ma amen) coppa (buona), gorgonzola, stracchino, taleggio, peperoni e melanzane alla griglia anche i coraggiosi e gli impavidi hanno dei tentennamenti.
Il gentilissimo cameriere (con pronuncia stile Abatantuono prima maniera) sostiene di averne mangiati due piatti a pranzo. Vedendo lo spessore umano del soggetto potrei anche crederci, ma insomma…
Accompagnate il tutto con un’onesta bottiglia (fresca) di Malvasia dei colli piacentini e uscirete con quella piacevole sazietà senza rimorsi che si provava da bambini dopo un pranzo domenicale dalla nonna (30 anni fa le nonne milanesi non preparavano il sushi vero?).
20 euro a testa.
Alcuni consigli:
1 per le fanciulle: evitate di andarci dopo una costosa ed estenuante seduta dal parrucchiere
2 mangiate con le mani. Quando si parla di salume, coltello e forchetta sono inutili orpelli buonisti
3 se siete soggetti ai sensi di colpa lasciate perdere
4 prendete il posto per quel che è! Se siete in cerca di un ristorantino romantico, del miglior risotto di Milano o di raffinatezze culinarie non è il posto adatto. Se invece volete provare qualcosa di diverso dalla pizzeria di quartiere e sfondarvi di gnocco fritto, fatevi sotto.
L’isola Fiorita
Ripa di Porta Ticinese 83
Milano
tel. 02 89402060